Risotto viola - ricetta casalinga veneziana
Domenica scorsa alla fine ho deciso di andare alla festa del carciofo violetto sull'isola di Sant'Erasmo... Ci vado ogni anno, in effetti adoro Sant'Erasmo, ed è una buona occasione per comprare buoni prodotti locali come il miele di barena, le verdure a km zero e naturalmente il famoso carciofo violetto, varietà tipica dell'isola. Il contadino mi ha rivelato un segreto: "con le foglie esterne e i gambi, si fa un risotto delizioso!" Entusiasta di aver ricevuto questo segreto culinario, l'ho subito provato e ho preparato un brodo usando le foglie e i gambi esterni (insieme a carote e cipolle) come consigliato dall'autoctono. Beh, era il brodo più amaro che avessi mai assaggiato in tutta la mia vita. Ho pensato di usarlo come minaccia per i miei figli ("comportati bene o ti do un cucchiaio di brodo di carciofi"), ma alla fine sono stata pervasa dal buon cuore e l'ho dato ai fiori. Che delusione... il giorno dopo, ho avuto una rivelazione e ho pensato di fare un altro tentativo. Mi sono rimasti alcuni carciofi, li ho lavati bene e ho provato un modo diverso. Il risultato: DELIZIOSO! Quindi vi risparmio il metodo per il brodo di carciofi alla cicuta e condivido come preparare questo risotto al carciofo violetto. Buon appetito!
Per 4 persone:
- 4 carciofi violetti (di Sant'Erasmo)
- 1/2 cipolla piccola
- 1/2 bicchiere di vino raboso
- 5 tazzine da caffé di riso
- brodo vegetale
- olio d'oliva
- formaggio Montasio stagionato (o parmigiano)
Lavate con cura e sfogliate i carciofi (per questo risotto, avrete bisogno solo delle foglie esterne più dure e dei gambi). Sbucciate i gambi e tritateli. Tritare la cipolla e soffriggerla insieme ai cubetti di foglie e gambi. Aggiungete il riso, poi versate il vino raboso (gli darà un bel colore viola e un aroma delizioso), lasciatelo evaporare poi aggiungete il brodo bollente, mestolo dopo mestolo, fino a quando il riso sarà cotto. Condire con una generosa manciata di formaggio Montasio stagionato grattugiato. Potete servire il risotto con le foglie, anche se non avete intenzione di mangiarle. Buon appetito!
