Curiosità sulla Piazzetta San Marco
Piazzetta San Marco è la parte della celebre piazza che si trova all'ingresso della zona Marciana verso il molo e il bacino San Marco. Questa parte della piazza ha sempre accolto i visitatori della città che provenivano dal mare e per questo è sempre stata considerata un luogo molto speciale, a cominciare dalle sue due enigmatiche colonne ... Lasciandoti il mare alle spalle, se guardi verso Piazza San Marco puoi vedere chiaramente due colonne, una con il famoso leone alato della Serenissima e l'altra con un guerriero che sottomette un drago: questo guerriero è San Teodoro, il primo santo patrono di Venezia, che fu sostituito con San Marco a partire dall'828, anno in cui le reliquie di San Marco furono portate a Venezia da due mercanti veneziani di Alessandria d'Egitto. Anche la Basilica di San Marco ora sorge dove un tempo c'era l'antica chiesa dedicata a Teodoro. La statua di San Teodoro (Todaro in dialetto veneziano) può essere considerata il simbolo del multiculturalismo di Venezia: la sua armatura è dello stesso marmo utilizzato per il Partenone, la testa e il busto provengono da statue di imperatori romani, il lo scudo è in pietra d'Istria mentre le gambe, le braccia e il drago sono realizzati con un marmo proveniente da un'isola situata tra l'Egeo e il Mar Nero. Le due colonne che sorreggono San Todaro e San Marco provengono da Costantinopoli e pare, secondo Francesco Sansovino, che all'inizio fossero tre. La cosa interessante è che le colonne sono state lasciate a terra per molto tempo poiché era molto difficile metterle in posizione verticale. Tuttavia, nel 1172 Nicolò Barattieri, utilizzando un particolare contrappeso e un sistema di leve, riuscì nell'operazione e sembra che la Serenissima fosse così entusiasta del suo lavoro da concedergli il permesso di gestire una casa da gioco, che all'epoca severamente vietato in città (ed è interessante sottolineare che la casa da gioco si trovava proprio nell'area tra le due colonne). Se la statua di San Marco è ancora quella originale, quella del Todaro fu rimossa nel 1940 e sostituita con una copia. L'originale fu portato prima all'Abbazia di Praglia a Padova e poi trovò la sua collocazione definitiva nel cortile dei Senatori all'ingresso di Palazzo Ducale.